Referendum 4 si 12 13 giugno

sabato 4 giugno 2011

Senza pace: il Governo cerca ancora di bloccare il Referendum

Passerà forse agli annali come il referendum più tribolato della storia italiana.


Ormai è come se fosse stata dichiarata guerra al referendum sul nucleare: il governo dopo aver dichiaratamente cercato di modificare la legge che lui stesso aveva approvato per reintrodurre il Italia la possibilità di installare centrali nucleari per annullare il referendum (tentativo vanificato dalla decisione della Corte Cassazionedopo il vuoto comunicativo delle emittenti televisive, ora il governo prova di nuovo a far cancellare il referendum ricorrendo alla Corte Costituzionale sulla legittimità del nuovo quesito.

Lo fa per mano del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi:

il primo giugno, Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha chiesto all'Avvocatura generale dello Stato, di intervenire all'udienza della Corte costituzionale per evidenziare l'inammissibilità del referendum.

Il Governo italiano, dunque, nelle azioni smentisce se stesso: se sono davvero inutili perché questo accanimento ad annullare il referendum?

E palese lo scontro ingaggiato contro la volontà del popolo e la parte del popolo che decide di difenderla è chiamata ad utilizzare l'unica arma che ha a disponibile: il voto.

La decisione della Corte Costituzionale, (che lunedì eleggerà come presidente Alfonso Quaranta, in viso al centrodestra) qualunque essa sia, andrà rispettata senza condizioni ma il modo con cui si è giunti a quello che si spera sarà l'epilogo richiede una mobilitazione per contrapporsi all'insulso trattamento che è stato riservato; manca una settimana e gli sforzi vanno moltiplicati: bisogna andare a votare per rifiutare l'arroganza della classe governativa.

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